Me lo chiedo ancora se quella notte di marzo, in quel lontano 2002, ho fatto la cosa giusta. Di sicuro, l’invio del mio curriculum vitae alla redazione del giornale che avevo comprato in edicola il pomeriggio dello stesso giorno, la vita me l’ha cambiata. Completamente.
Un paio di settimane prima, all’Università degli Studi di Bari avevo infatti conseguito, sotto la guida del Prof. Eugenio Scandale, la laurea in Scienze Geologiche a indirizzo mineralogico-cristallografico con il massimo dei voti. Avrei dovuto fare il geologo, anzi il mineralista, e invece, spiazzando tutti e ancor di più me stesso, poco più di un mese dopo ero in quel di Milano a scrivere articoli, con Andrea Fattori e il suo team, nella redazione di Computer Magazine (edito ai tempi da Future Media Italy), uno di quei periodici mensili che hanno fatto la cultura informatica di un Paese che in quegli anni viaggiava ancora a 56 k. Lì, ci sono rimasto un po’ di mesi. E sono stato molto bene, con colleghi come Massimo Allievi, Salvatore Viola, Daniele Piccinelli e Marco Schiaffino.
Nel 2003 sono poi entrato a far parte, come giornalista praticante, della redazione di PC World Italia (edito da IDG Communication Italia, successivamente Nuov@ Periodici Italia), altra pietra miliare fra le riviste informatiche di quegli anni. Fu Amedeo Novelli (prima Capo Redattore del giornale, poi Direttore Responsabile) a volermi nella sua squadra. Diciotto bellissimi mesi di praticantato et voilà… di corsa a Roma per sostenere l’esame di stato che mi avrebbe consegnato, nel settembre del 2005, tesserino e titolo di giornalista professionista. Ho trascorso in tutto quasi 10 anni fra quelle scrivanie, in Via Zante 16/2 a Milano, a due passi dagli Studi Rai di Via Mecenate. Ho conosciuto gente bella (tanta) e gente meno bella (a dire il vero poca, anzi pochissima). Ho viaggiato, imparato, sognato, ho riso e qualche volta ho anche pianto.
Ho avuto colleghi giornalisti come Amedeo Novelli, Maurizio Lazzaretti, Francesco Orsenigo, Luca Figini, Claudio Leonardi, Piersandro Guerrera, Franco Forte, Marco Martinelli, Francesca Papapietro, Ilaria Roncaglia, Elena Re Garbagnati e Maria Luisa Romiti. E alla segreteria di redazione Maria Grazia Tripodi.
Come e perché sia finita? È arrivata la crisi, nel 2009, anzi la crisi nella crisi, la crisi editoriale della carta stampata nella crisi mondiale (cos’altro chiedere?): una situazione complicata dalla quale davvero in pochi l’hanno scampata. Noi, purtroppo, non fummo tra quelli.
Non dimenticherò mai quegli anni, le stanze, i prodotti in prova, il magazzino, gli odori, i suoni, il parcheggio, i rapporti con le agenzie di stampa, con le altre redazioni della stessa casa editrice (Macworld, Computer World e Network World), le chiusure dei vari numeri, le copertine, i colori, le pause pranzo, le emozioni vissute insieme ai colleghi…
Potrei ricominciare domani, seduto alla stessa scrivania, come se nulla fosse mai accaduto, e riprendere a scrivere il mio giornale, PC World. Doveva andare così – continuo a dirmi ancora oggi -, pazienza!
Pronti, (ri)partenza, via
Ha avuto inizio così il secondo tempo della mia vita (professionale), quello che ancora oggi sto vivendo e che mi spinge a dar vita a questo sito web personale. Avevo stretto, negli anni trascorsi al giornale, un buon rapporto professionale con la Nital di Torino, azienda che, tramite il suo Ufficio Stampa, inviava alla mia redazione e in particolare al sottoscritto fotocamere Nikon da testare per pubblicare su carta (in seguito anche su web) recensioni vere e approfondite.
La notizia della chiusura di PC World Italia e del suo editore non passò inosservata. E fu così che un giorno giunse la telefonata che mi trasformò dapprima in un consulente editoriale, poi (e siamo ormai ai giorni nostri), in un un consulente… come dire… molto più completo. A comporre il mio numero fu Marco Rovere, tuttora responsabile dell’Ufficio Stampa Nital.
Per far fronte alla richieste e alle commissioni di lavoro sempre più specifiche, ho dovuto negli anni studiare, approfondire, acquistare e leggere libri. La carta stampata lasciava sempre più terreno al web, così ho capito che senza un minimo di competenze di linguaggio HTML, di CSS e di grafica avrei difficilmente retto il confronto con un mercato che si faceva sempre più difficile.
Insomma, in questi ultimi 10 anni ho fatto davvero tanto, ma tanto da non riuscire neanche a ricordare tutto. Quel tanto che però mi permette di offrirvi, nell’ambito di ciò che so realmente fare, un servizio di alta qualità.
Nel 2017, e per circa un anno e mezzo, ho fatto parte del team dell’editore Top Press, scrivendo per le riviste Cellulare Magazine, Mondo Android, Smartphone Magazine, Foto News (di cui sono stato coordinatore), Mobile News e MarketPlace, fianco a fianco con Massimo Morandi, Luca Figini (che ho ritrovato dopo alcuni anni), Stefano Cavallaro, Lucio Prosperi e Christian Boscolo. Quindi una breve parentesi in La Publiedim di Fiorenza Moradei, per le riviste Leader Magazine e Dealer Magazine, sempre con Luca Figini. Ma i giornali non erano e non sono più la mia (unica) strada.
Oggi continuo a essere (e a sentirmi) un giornalista, ma sono più a mio agio quando dico che so scrivere articoli e testi di ogni tipo (sì, per dirla tutta, sono anche un copywriter), so realizzare pagine web anche complesse su piattaforma WordPress, sono specialista nella creazione di contenuti A+ Standard e Premium per le pagine di vendita di Amazon, so condurre analisi di mercato, so scrivere comunicati stampa, so scrivere recensioni che abbiano come finalità la presentazione e/o la vendita di un determinato prodotto, so fotografare persone e paesaggi, so realizzare banner grafici, so come si scrive una brochure (ne ho scritte di ufficiali per Nikon, iRobot e Lexar), uso con disinvoltura i principali social network come Facebook, Linkedin, Instagram e Twitter, so tradurre dall’inglese.